"Percy Jackson e la battagli del labirinto" è il quarto
libro della prima serie di Percy Jackson e gli Dei dello Olimpo .
Autore: Rick Riordan
Casa Editrice: Mondadori
N pagine: 343
Costo:13.00 ( edizione Oscar Bestseller)
TRAMA CON SPOILER PER CHI NON
HA LETTO I PRIMI TRE VOLUMI
“Percy, dopo un movimentato inverno che lo ha
portato a sostenere il peso del cielo, a perdere un’amica e a subire la furia
del fratello di questa, ritorna a scuola. Dopo varie vicissitudini e vecchie
conoscenze, Percy torna al campo mezzosangue.
Luke insieme a Crono vogliono assediare il campo passando per il Labirinto di Dedalo. Percy, Annabeth, Tyson e Grover si
avventureranno alla ricerca del geniale inventore nella speranza del suo aiuto
nell’ostacolare Crono. Lo scontro finale si avvicina”
Questo penultimo capitolo
della saga mi è piaciuto. Non leggevo Percy Jackson da quasi un anno e ho
deciso di riprenderlo in mano per concludere la saga. Lo stile di scrittura è
molto semplice e ironico, il punto di vista di Percy è sicuramente il più gran pregio della saga. Alcuni personaggi sono stati caratterizzati molto bene a
partire da Annabeth e Grover. È stato interessante vedere la crescita dei due
in ruoli di maggior rilievo: (SPOILER) Annabeth come capo dell’impresa,
sopraffatta però dai dubbi, e Grover nel tentativo di trovare il dio Pan (FINE
SPOILER).
Il libro ha anche diverse
cose che NON mi sono piaciute:
(SPOILER)
- - Il
personaggio di Nico Di Angelo, che nel libro ha 11 anni, ha una maturità irreale.
Capisco che ci sia stato un cambiamento drastico nella vita del ragazzo per la
morte della sorella ma ho trovato che in diverse situazioni ha un atteggiamento
un pò troppo forzato per la sua età. La scelta di dare questo nuovo risvolto
al personaggio penso sia servito più per uno sviluppo della trama in sé più che
del personaggio stesso. Di questo Riordan se ne ricorda e butta qua e là
comportamenti più “infantili”.
(FINE SPOILER)
-
- Lo
schema narrativo che diventa un po ripetitivo e ridondante. È il tipo di schema
che troviamo anche nell’Odissea: Ulisse arriva in posto, riesce a fuggire e
arriva in nuovo luogo con un nuovo imprevisto da risolvere. Non lo considero un
difetto nel reale significato del termine perché trattandosi di mitologia greca questo schema narrativo funziona,e
grazie all’inventiva dell’autore non risulta troppo ripetitivo.
(SPOILER)
Tra
gli aspetti più positivi, oltre ai personaggi, ci sono diversi colpi di scena
ben riusciti come la rinascita di Crono in Luke. Questa è stata una
genialata, in quanto garantisce un sviluppo della storia e dei personaggi. Mi
sono piaciuti anche i flashback sul passato di Dedalo/Quintus che hanno rappresentato il personaggio nel suo profondo. Un uomo combattuto per la perdita del figlio e il desiderio di essere il migliore.
(FINE
SPOILER)
È
ovviamente consigliato per chi ha già iniziato la saga che secondo me è su un
buon livello (tranne il secondo che non mi piacque)
VOTO: 3.5/5
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